Spinelli, esordio surreale con suspense
Come fanno l’amore gli scrittori? Se volete esaudire il quesito e passare una serata alternativa e divertente ecco il romanzo che fa per voi. È l’esordio nella narrativa del comasco Vincenzo Spinelli, classe 1985, intitolato Dante e la tartaruga (Roma, Il Seme Bianco). Un titolo che strizza l’occhio al paradosso di Zenone raccontato da Aristotele e ripreso da Jorge Luis Borges. Ma qui non siamo in una torre d’avorio da polverosi letterati. Qui siamo piuttosto in uno scoppiettante luna park della scrittura. Siamo in un libro a più strati e fuori dal comune che ha l’ambizione di soddisfare più palati. C’è la trama thriller ricca di suspense? Sì, senza esagerare. C’è l’arguta erudizione? Sì, con juicio. Il lettore colto troverà pane per i suoi denti con un sacco di strizzatine d’occhio ad autori classici. C’è anche la dimensione bohémienne e scapigliata cara non solo ad autori lombardi (si pensi a quell’unicum di Emilio Salgari che fu appunto La Bohème italiana del 1909, il suo solo romanzo non d’avventura). Ci sono nel libro di Spinelli anche riferimenti palesi al surrealismo? Certo. E anche al cinema d’autore, ad esempio all’ironia di Woody Allen in Provaci ancora, Sam e c’è l’omaggio ai personaggi di un romanziere unico come Andrea G. Pinketts.
Ci sono poi altri piani: tanti suoni di dischi rock e blues, e c’è il romanzo che parla di se stesso mettendo in scena la scrittura ed esorcizza i fantasmi del nostro tempo (la precarietà e la miseria) con colpi di scena e trovate. La storia non possiamo svelarla perché rischieremmo di rovinare il piacere di un testo che alterna realismo crudo e sogno, verità e finzione.
Basti sapere che i protagonisti con nomi letterari sono Dante (Alighieri?) ed Elena (Ferrante? O è il personaggio omerico?). Lui è guarda caso uno scrittore fallito (per ora) e squattrinato, lei, innamoratissima, lo mantiene come può facendo pulizie presso una ricca signora. Sognano con i soldi di un’eredità tutta da costruire e agguantare di comprarsi la mitica libreria Shakespeare and Company nel V Arrondissement di Parigi, fondata nel 1919 da Sylvia Beach sulla Rive Gauche, E intanto tra uno spinello e una birra e notti di sesso tra nuvole di farina, lui riceve regolarmente visite dai solidissimi fantasmi degli scrittori che ama e che lo guidano e spronano: Hemingway e Dostoevskij, e c’è anche il leader della rivolta degli schiavi raccontato da Stanley Kubrick, Spartacus. Tutto perfetto? Ogni meccanismo è perfettibile ma questa favola per adulti (alta frequenza di parole vietate ai minori, come peraltro avviene nel romanzo del protagonista, rifiutato dagli editori) convince e diverte. Non capita tutti i giorni.
L’articolo è stato riportato fedelmente dal sito del «Corriere di Como»:
https://www.corrieredicomo.it/spinelli-esordio-surreale-con-suspense/
AUTORE: Vincenzo Spinelli
TITOLO: DANTE E LA TARTARUGA
COLLANA: Magnolia
ISBN: 9788833611860
PAGINE: 128 p.
PREZZO: 12,90 €