L’Europa nel 2039: populisti al potere e crisi da affrontare
Il candidato, un romanzo distopico sulle grandi sfide dei nostri giorni.
«L’idea di fondo è nata quando mi sono fermato a riflettere sul nostro mondo, penso all’Ungheria di Orbàn, alla Polonia che ha vietato l’aborto, a come vengono trattati e considerati i gay, gli esempi sono molti. Ed è stato allora che ho iniziato a farmi quelle domande che credo un po’ tutti si stiano facendo in un momento di crisi così allarmante per l’Occidente: è davvero in pericolo la democrazia? I nostri valori sono veramente sotto attacco? Siamo pronti a rinunciare alla nostra libertà in nome della sicurezza e di un potere forte, equilibratore?».
Carlo Zamburlin, 37 anni, vicentino, sociologo, residente a Salsomaggiore dove si occupa di sviluppo commerciale all’interno di un’azienda, ha cercato di dare una risposta a questo e a molto altro nel libro Il candidato, pubblicato da Il Seme Bianco, che fa capo alla Castelvecchi, 120 pagine. Una copertina accattivante con una sedia in primo piano e una selva di braccia che la vorrebbero afferrare. Il potere. Lo stesso di cui scrive George Orwell in 1984, dove si racconta di un ipotetico futuro controllato da un governo fortemente totalitario, oppure più recentemente e, per certi versi con toni ancora più angoscianti, Sottomissione di Michel Houllebecq.
«Diciamo che ho cercato di immaginare quella che potrebbe essere l’Europa fra vent’anni. Un’area geografica e politica altamente trasformata, in cui i partiti più conservatori e populisti hanno accumulato tutto il potere, modificando la nostra società secondo la loro particolare visione. Ecco dunque un ritorno ai valori cristiani più radicali, con conseguenti riforme e rigidi controlli istituzionali». Nell’anno 2039, in questa “nuova” Europa ipotizzata e descritta da Zamburlin, si svolgono le elezioni per il governo centrale e si sfidano senza esclusione di colpi il partito cristiano conservatore e il partito razionalista europeo. «Si tratta – prosegue l’autore – di una sfida ideologica tra due modelli di vita contrapposti, tra due realtà la cui coesistenza è impossibile. Partendo da queste considerazioni ne è nata un’opera distopica che prefigura un futuro cinico e spietato, segnato da un climax finale fantascientifico e inquietante. Dove su tutti vigila l’Osservatorio dei doveri morali. Una sorta di direttorio che dovrebbe controllare la nostra vita e, soprattutto, i comportamenti». Temi sensibili di questi tempi che, uniti ad una trama originale e coinvolgente, impegnata e a tratti rivoluzionaria, imbastita da un carattere irriverente, hanno innescato un passaparola: infatti Il candidato è nei primi posti della classifica dei bestsellers di Amazon; terzo in “fantascienza su storia alternativa”. «Sarà anche per la sua brevità, 120 pagine, che ha attratto i lettori, infatti credo che l’attenzione sia sempre più sfuggente – conclude Zamburlin – e comunque non sarà certo l’ultimo libro che scriverò».
L’articolo è stato riportato fedelmente da «Il Giornale di Vicenza».
AUTORE: Carlo Zamburlin
TITOLO: Il candidato
ISBN: 9788833612386
COLLANA: Magnolia
PAGINE: 120 p.
PREZZO: 12,90 €