Descrizione
Tutto inizia quando una persona affonda nei suoi ricordi. Inizia a rivivere immagini lontane che tornano vivide. Ansie e tensioni respirate al tempo, ma anche eventi piacevoli e unici. Un testo ricco di emozioni, ma anche tecnico-pratico nei contenuti. Non poteva mancare infine l’esperienza della sorella minore, dalla cui prospettiva, cambia completamente il modo di approccio.
«È nato, è maschio!». Esordì il nostro vicino di casa, raffreddato dalle gelide temperature esterne. La vita mi aveva regalato un fratello. Senza consultarmi e senza chiedermi il permesso. Da quel momento mi consegnò una responsabilità grande, un senso di maternità e protezione, che dovevo difendere e mettere in atto, per qualcuno – che non conoscevo ancora – ma già sentivo parte di me.
Il vissuto comune ai fratelli e alle sorelle rappresenta un’esperienza umana unica, caratterizzata sia da forti sentimenti, quali l’attaccamento, l’amicizia, la rivalità, sia dalla peculiare singolarità di essere allo stesso tempo un rapporto di amicizia e di parentela.
I fratelli condividono un patrimonio genetico (sono nati dagli stessi genitori) e condividono anche eredità culturali, le prime esperienze dell’infanzia e un senso originario di appartenenza familiare.
Mi godo la mia vita così com’è, senza pensare che mia sorella sia un errore, senza pensare che la sindrome di Down sia un difetto.
Tra queste righe si piange e si sorride. Il messaggio forte che passa è che nonostante le autrici fossero impreparate all’evento, hanno saputo lasciarsi coinvolgere senza lasciarsi travolgere.
Le autrici sono parte attiva dell’Associazione Amar Down di Martina Franca.
Ketty –
Molto scorrevole e coinvolgente. Testimonianze di un amore davvero SPECIALE!!!
Paola Pinto –
MANO NELLA MANO- Quel cromosoma che non ti aspetti.
Quel cromosoma che non ti aspetti: quanto siamo vulnerabili di fronte all’ inaspettato? Essere vulnerabili fa paura, ma la fragilità è propria della condizione umana. L’ uomo è fragile, tutti possiamo essere descritti da questo delicato “aggettivo” che deriva dal termine ” frangere” cioè spezzarsi, spaccare. Le vicissitudini della vita, un ostacolo fisico o psicologico ci rendono fragili, a volte una inaspettata mutazione cromosomica chiamata “Sindrome di Down”.
Attraverso ricordi ed episodi di vita cinque sorelle proclamano un inno alla vita e all’amore fraterno, mettendo delicatamente in campo le loro fragilità che diventano la loro forza, in un reciproco offrirsi all’altro, mano nella mano. Parole intime che descrivono un’anima divisa in due corpi, una fragilità colorata e vivace che diventa forza di vivere, un legame unico ed irripetibile, come unico è quel cromosoma in più.
La tenerezza e la determinazione del racconto esprimono la volontà di abbattere le differenze e di considerarle un valore aggiunto attraverso l’investigazione del proprio mondo interiore, riscoprendo la purezza delle relazioni e scontrandosi con la comunità del pregiudizio. Fratelli e sorelle mano nella mano per affrontare un mondo stereotipato, sorridendo alla vita. Intrecci di mani in cui ognuno ha la propria identità densa di umanità e sentimento, sensibilità non compassionevole ma accogliente, in cui la bellezza è nella visione di una plurale varietà del mondo, della sua vaghezza, che un cromosoma in più arricchisce di ulteriori sfumature.
Mano nella mano per accompagnare, sostenere, partendo da un reciproco sentire fino alla condivisione di un vissuto di nascita, di crescita, fino al raggiungimento della felicità.
Dalla fragilità alla felicità, un percorso emotivo e vivo di cinque donne e sorelle che raccontano e difendono la cultura dell’altro, affinché si crei una comunità che impari ad essere un insieme, tutti insieme, MANO NELLA MANO.
Paola Pinto.